Donya, una rifugiata afghana solitaria ed ex traduttrice, trascorre i suoi vent’anni alla deriva in una misera esistenza a Fremont, in California. Facendo la spola tra il suo lavoro di scrittrice di fortune per una fabbrica di biscotti della fortuna e le sedute con il suo eccentrico terapeuta, Donya soffre di insonnia e di senso di colpa per chi è rimasto a Kabul, mentre cerca disperatamente l’amore.